| la collocazione esatta dei due termini si traduce in due differenti comportamenti,uno personale che puo'attuarsi nelle gare individuali ed uno di sacrificio e RISPETTO che è tipico delle gare a squadre.molte volte cio' non accade perche' il pescatore antepone il proprio orgoglio al rispetto per i compagni che magari negli altri settori stanno lottando a pesci sole per strappare un punto in piu' che vale in classifica,non entro in merito a giudizi su comportamenti egoisti,dico solo che moltissime squadre meritevoli di categorie superiori,a causa di questi comportamenti di alcuni componenti,non emergono.se poi si guardano le singole classifiche,si scopre che uno dei nostri ha fatto 9 tra un 5 e un 6 o peggio,7 tra 1 e 3.è chiaro che qualcosa non torna,difficilmente il controllo dei settori mente,li' si vede chi ha lottato per se stesso o per la squadra.non è detto che un bravo agonista sia un bravo uomo di squadra,l'uomo di squadra ideale è quello che sta' sempre nei primi posti senza alti e bassi,è un uomo da 3 a 5 ma in questo modo oltre ad essere una garanzia per la squadra,ne produce fiducia.inutile il divo che spazia da 1 a 10,ve lo lascio volentieri,una mina vagante che vince o perde fregandosene della squadra e delle prove precedenti,arriva sul picchetto e da asso qual'è,decide che la pesca è in un'altro modo,fionda dove non deve,pesca sotto invece che fuori ecc ecc. ,se vince,si vanta con tutti della sua bravura,se perde non viene nemmeno al raduno e al telefono si giustifica che il picchetto era inpescabile,che aveva tre metri di acqua dove gli altri ne avevano 5,che quello accanto lo ha rovinato.credo che diversi che leggono cio' abbiano un modello indossatore per l'abito da egoista che vi ho appena descritto.non mettetelo in squadra,che vada a fare l'individuale dove se vince o perde,gioca con se stesso e non con l'amicizia e i soldi spesi dai suoi compagni.
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